Cosa vedere a Lucca: orto botanico, domus romana e sotterranei delle mura

Continuo il mio racconto sul blogtour Lucca Inconsueta, a cui ho avuto il piacere di partecipare qualche settimana fa grazie l’invito di Andrea Dovinchi.

|Se avete perso il primo giorno a Lucca vi invito a leggerlo qui

Il secondo giorno alla scoperta di Lucca inizia con un bellissimo giro all’Orto Botanico, dove la nostra guida Anna Romani ci aspettava per illustrarci tutte le collezioni di piante e anche qualche leggenda legata a questo posto meraviglioso.

Orto Botanico di Lucca: un po’ di storia

L’Orto Botanico di Lucca si trova in via del Giardino Botanico, 14 e si estende per una superficie di 2 ettari.

Fondato nel 1820 da Maria Luisa di Borbone, è attualmente diviso in due grandi aree: una dove c’è l’alboreto, la montagnetta e il laghetto e l’altro comprende la scuola botanica e la serra.

Ci sono molte collezioni di piante nel parco: dai alberi secolari torreggianti, alle piante tropicali, piante grasse fino a specie arboree rare.

All’Orto Botanico è annesso il Museo Storico Botanico “Cesare Bicchi”, che conserva un erbario storico ed alcuni interessanti documenti.

Inoltre, nella sezione della Scuola Botanica, è stato allestito un passaggio permanente per non vedenti, dotato di corrimano ed etichette Braille.

Le leggende dell’Orto Botanico di Lucca

Nella nostra visita abbiamo potuto ammirare tanti specie di piante maestose (alcune anche curiose). Il percorso prevede anche una passeggiata sul laghetto, dove al centro spunta un cipresso calvo, originario delle paludi della Florida.

In questo luogo è legata la leggenda di Lucida Mansi, una bellissima nobildonna toscana il cui fantasma dicono che si aggiri ancora in questo luogo!

La leggenda di Lucida Mansi

Lucida Mansi nasce a Lucca all’inizio del 1600. Non è solo bella ma anche ricchissima in quanto è un membro della famiglia Samminati. Anche la sua vera data di nascita è avvolta nel mistero: macchie d’inchiostro coprono proprio quel dato redatto dagli emissari municipali dell’epoca.

Secondo la leggenda, la ragazza sposò molto presto Vincenzo Davers, di cui si sa davvero poco. Quello che è certo è che morì poco dopo in un incidente di caccia, lasciando Lucida Mansi da sola.

Ma sì sa, le donne hanno molte risorse e presto questa bella signora si risposò con un ricchissimo mercante di seta, Gaspare di Nicolau Mansi, di età molto “matura”. Un matrimonio di alto profilo, ma che conferma che bellezza e denaro sono sempre andati a braccetto.

Il loro matrimonio non fu né spensierato né felice: Lucida Mansi amava i soldi e sé stessa. Si dice che la donna abbia avuto una vita molto irrequieta: feste sfarzose, tradimenti…E puntualmente, dopo che la donna trovata un amante, questo spariva nel nulla.

Lucca
Photo credits: welcome2lucca

Una vera e propria vedova nera! Finché un giorno, il suo secondo marito morì per peste e tutto cambiò.

Un giorno, vide una ruga e si rese conto che non poteva fermare il tempo. Urlò, maledisse, frantumò il suo prezioso specchio e invocò il diavolo: offri a lui 30 anni di bellezza per la sua anima.

Così fu… visse nella lussuria sfrenata dei sensi – ma mantenne il suo volto angelico – per trent’anni.

Ma non è mai saggio fare un patto con il diavolo e, man a mano che passava il tempo iniziarono i rintocchi che sancivano la fine dei trent’anni.

Lucida Mansi corse verso la Torre di Lucca, nel disperato tentativo di fermare l’orologio, ma Lucifero la prese e la caricò su una carrozza infuocata. Questa correndo lungo le mura a tutta velocità, ad un certo punto si ribaltò, facendo cadere Lucida dentro al laghetto che oggi vediamo all’Orto Botanico, uno dei luoghi più misteriosi di Lucca.

Il mistero inizia qui: si narra che il volto di Lucida appare ancora in fondo allo stagno, e il fantasma della bella signora, erra in tutti i possedimenti della famiglia Mansi.

Non è tutto: nelle notti di luna piena sulle mura si potrebbe scorgere talvolta la carrozza infuocata! Devi solo organizzarti per venire a Lucca durante il prossimo plenilunio e scoprirai se è vero.

Dopo aver terminato il nostro tour all’interno dei giardini, Andrea ci ha accompagnato a vedere un’altra chicca della città: La Domus Romana.

La Domus Romana “Casa del Fanciullo sul Delfino”

La Domus Romana “Casa del Fanciullo sul Delfino” è un sito archeologico privato nel centro della città, portato alla luce nel 2010 e prende il nome dal magnifico fregio in terracotta raffigurante due putti che cavalcano delfini.

Qui sono visibili strutture murarie e reperti di epoca romana (I sec. AC), longobarda, medievale e rinascimentale, con fregi architettonici, corredi casalinghi e votivi. Così, in un unico scenario, è possibile apprezzare l’evoluzione delle tecniche costruttive nella città di Lucca in duemila anni di storia.

Ci tengo a sottolineare che questa Domus Romana è il primo ed unico Sito Archeologico in Europa portato alla luce, musealizzato e aperto al pubblico con risorse esclusivamente private. Naturalmente la Soprintendenza dei Beni Archeologici della Toscana ha diretto i lavori di scavo ed ha valutato i resti portati alla luce come testimonianza di nodale importanza per la ricostruzione storica della città.

Appena arrivati, abbiamo assistito ad un video, chiamato “Lucca Experience”, che in 40 minuti presenta la storia di Lucca, dagli albori fino all’epoca moderna.

Dopodiché il tour prevede una visita alla cantina rinascimentale dell’edificio, nonché alla grande volta in mattoni in cui è stato costruito l’edificio. Qui si trovano oggetti tipici della vita quotidiana e alcuni della natura votiva, come il Sesterzio, pubblicato nel 14 d.C. dall’imperatore Tiberio.

Inoltre, siamo stati immersi in una serie di pannelli didattici, tra cui planimetrie, ricostruzioni grafiche, immagini degli scavi archeologici e dei reperti più importanti, e ricostruzioni 3D degli interni delle case romane.

Una volta terminata la visita, lo staff del museo ci ha gentilmente offerto un pranzo davvero particolare: un pasto tipico dell’ Antica Roma.

L’Architetto Simona Velardi ci ha spiegato che gli antichi romani, prima di mettersi a tavola, dovevano sottoporsi ad un rituale per essere “puri” davanti agli dei.

Per farlo, bevevano una “bevanda della purezza” ovvero acque emulsionate con erbe aromatiche. Nel nostro caso, ci siamo purificati con una miscela di acqua, mandorle e menta, molto particolare!

Dopo la bevanda depurativa, abbiamo mangiato un piattino di farro al pesto di basilico, prezzemolo, rucola e ricotta salata, poi abbiamo assaggiato l’hummus di ceci, curcuma e cipollotto, accompagnati da biscottini al vino senza lievito.

Per finire in bellezza, polpette di carne e un dessert a base di ricotta, uvetta, mandorle e miele.

Finita la visita alla Domus Romana di Lucca, siamo stati raggiunti da Maria Curto, la guida che ci avrebbe poi accompagnato per il tour del pomeriggio.

Purtroppo pioveva davvero tanto, per cui abbiamo dovuto cambiare programma.

Lucca Sotterranea: una visita sotto le mura

Le mura di Lucca rappresentano una realtà unica nel panorama dell’architettura e dell’urbanistica europea. Sono 4,2 km di sentieri alberati, perfetti per passeggiate a piedi o in bicicletta.

Ma sapevi che si possono percorrere anche i suoi sotterranei? Già!

Maria Curto ci ha condotti in una meravigliosa visita sotto le mura, scoprendo un altro punto di vista insolito di questa città: due mondi davvero paralleli, distanti l’uno dall’altro.

In superficie, il duomo, le mura cittadine e le caratteristiche vie del centro storico fanno di Lucca una delle mete più ambite della regione Toscana; sottoterra, un velo di intimità incombe sulla città lontana dal sole, lungo una strada che affonda le sue origini nel Rinascimento.

Un patrimonio storico ineguagliabile

Segretezza e silenzio, ma anche fascino e seduzione. Queste sono le caratteristiche principali della Lucca Sotterranea corrispondente alle mura cittadine.

Costruite tra il 1513 e il 1650, le mura di Lucca sono lunghe 4 chilometri e 200 metri e circondano il centro storico della città. Nel tempo sono diventati un simbolo della città e sono uno dei massimi esempi di mura costruite secondo le moderne fortificazioni in Europa.

Sotto di esse, i sotterranei anch’essi risalenti al periodo rinascimentale. Nati anche per scopi militari, sono costituiti da una serie di passeggiate e gallerie con splendidi soffitti a volta che variano per forma e dimensione.

Qui venivano posate le armi che i soldati potevano usare per proteggersi dal nemico e, durante la Seconda Guerra Mondiale furono usati come rifugi antiaerei.

Una curiosità?

In passato esisteva un porto a Lucca (essenziale per il commercio cittadino), esso era collegato da una rete di canali al fiume Serchio, da qui all’Arno e al Lago di Bientina fino al mare.

Con l’avvento della ferrovia, questo porto perse il suo valore fino alla sua scomparsa, ma gli ampi spazi verdi che separavano le mura dalle odierne vie di comunicazione, rimasero intatti e potevano essere raggiunti dalle cosiddette “sortite”, che in alcuni casi passavano proprio per i sotterranei.

Per concludere la giornata, abbiamo fatto un aperitivo in San Frediano e poi ci siamo spostati alla Trattoria Giulio in Pelleria, un autentico posto toscano, che dal 1945 delizia i suoi clienti con piatti tipici della tradizione.

Un locale semplice, stile rustico con molte foto di clienti famosi all’entrata a testimoniarne la fama, i prezzi invece sono davvero accessibili.

Lo staff ci ha ricevuto a braccia aperte e ci ha consigliato benissimo: antipasto toscano con selezione di salumi e formaggi, tagliatelle ai porcini della Garfagnana, fritto dell’Aia con verdure ed insalata e, per concludere, torta coi becchi alle verdure.

Un posto che mi sento davvero di consigliarvi per una bella cenetta tipica lucchese!

Prima di andare a letto, abbiamo fatto un’ultima passeggiata a Lucca di sera, dove Andrea ci ha raccontato un’altra leggenda lucchese: l’anello di San Michele.

L’anello di San Michele e le 12 posizioni dove avvistarlo

Sulla cima della chiesa di San Michele, si trova, appunto, una statua dell’Arcangelo Michele nell’atto di uccisione del drago, mentre nella mano sinistra tiene un globo crociato.

Questa statua è di grande pregio, una brillante realizzazione artistica di notevoli dimensioni, raggiungendo un’altezza di quattro metri.

Date le elevate dimensioni, è stato necessario rinforzare le ali con materiale ferroso per garantire che resistessero alle raffiche di vento. Sono stati utilizzati anche molti materiali preziosi per la decorazione, ad esempio gli occhi sono in Agate, mentre nelle vesti sono presenti pietre dure come porfido, serpentino e corniola.

La leggenda narra che sul dito dell’arcangelo si trovi un anello in diamante o smeraldo, che può essere visto luccicare di sera.

Sia Andrea, che la nostra guida Giada Paolini ci hanno riferito che ci sono circa 12 punti diversi dove poter vedere brillare l’anello di San Michele.

In occasione della nostra passeggiata, abbiamo scoperto 3 ed in uno sono riuscita addirittura a scattare una foto:

lucca

Pare che la leggenda conferisca a questo anello la possibilità di esaudire un desiderio di chi lo vede brillare…io nel dubbio, un pensierino ce l’ho fatto!

Vi è piaciuto questo itinerario a Lucca? Allora non resta che seguirmi per scoprire ancora altre meraviglie da vedere nel terzo giorno di tour!

 

 

Babi
Babi
Trent'anni fa, in un piccolo paesino del Brasile nascevo io. Una sorpresa inaspettata, ma che ha riempito la casa di solarità e energia. Vissi lì fino ai miei 17 anni, quando finito il liceo decisi di venire alla avventura in un paese totalmente sconosciuto. Ed ora mi trovo qui, a Milano dove lavoro e studio Marketing Digitale. Mi definisco uno spirito libero, una donna determinata e ambiziosa ma con i piedi per terra. Spesso sento dire che il mio sorriso insieme al mio sguardo trasbordano di allegria...pertanto cerco di mantenere la positività e il buon umore sempre che possibile. La mia più grande passione è viaggiare. Amo incontrare nuove culture, nuovi volti e nuovi posti bellissimi in questo vasto pianeta. Per cui ho creato il blog, per dividere con voi qualche mia avventura, illustrando come ho vissuto ogni città o paese dove sono passata, con piccoli suggerimenti che dal mio piccolo posso darvi per far sì che la vostra vacanza sia speciale come le mie :) Enjoy!

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