Le Rocchette di Fazio è un affascinante borgo medievale del Monte Amiata nel comune di Semproniano, arroccato su una rupe che domina la valle del fiume Albegna, immerso in una natura incontaminata.
Associata ai Cavalieri Templari, è una terra ricca di storia e millenni di leggende. Pensate che la zona fu citata con il nome di Rocchetta 1000 anni fa e divenne proprietà della famiglia Aldobrandeschi nel XIII secolo.
Alla fine del secolo fu controllata da Fazio Cacciaconti, figlio del signore di Trequanda, che le diede l’attuale nome.
Indice
Un po’ di storia di Rocchette di Fazio
Nel XIV secolo il luogo fu conquistato prima dai Baschi di Orvieto e poi dagli Orsini di Pitigliano, e per breve tempo entrò a far parte della contea omonima.
Nel XV secolo il centro fu conquistato da Siena, che la governò fino alla caduta della Repubblica a metà del XVI secolo.
Da allora, pur facendo parte del Granducato di Toscana, il paese ha vissuto un lungo periodo di decadenza. È stata oggetto di numerosi interventi di restauro sin dalla seconda metà del 900, però oggi è un vero gioiello della Maremma e merita sicuramente una visita.
Monumenti e luoghi di interesse
A Rocchette di Fazio si può ammirare un magnifico panorama, esistono ancora oggi gli imponenti ruderi e parti della cinta muraria, ma l’edificio che più affascina è senza dubbio l’Ospedaletto di San Tommaso, appartenuto ai Cavalieri Templari.
Sulle pareti si possono ancora identificare perfettamente alcuni elementi appartenenti ai Templari, come la croce templare, il bassorilievo raffigurante Bafometto, l’Agnus Dei (l’agnello di Dio) e alcune lapidi che indicano la fine dei lavori nel 1330, a conferma della tesi che i Cavalieri Templari continuarono ad operare anche dopo la loro soppressione 18 anni prima, nel 1312.
Un altro edificio interessante è la Pieve di Santa Cristina costruita nel XIII secolo. Nel corso degli anni è appartenuta anch’essa all’Ordine dei Cavalieri Templari, e ancora oggi è visibile la croce Templare posta sopra il suo portone.
La leggenda narra che nei sotterranei della Pieve siano sepolti un cavaliere templare in armatura e il suo cavallo.
Inoltre, si dice in giro che lo spirito di un cavaliere fa la guardia a un tesoro templare sepolto da qualche parte nel paese.
Passeggiando a piedi per il borgo (la struttura dell’abitato impedisce la circolazione delle auto all’interno), si possono riconoscere l’antico palazzo di giustizia, il palazzo del pretore e le due porte di accesso.
Cose da vedere a Rocchette di Fazio
- Le cinte murarie: le mura delle Rocchette di Fazio furono costruite nel XIII secolo a protezione degli originari insediamenti sulla parte alta.
- I bastioni delle Rocchette di Fazio: anch’essi costruiti nel XIII secolo, delimitano completamente il complesso del Castello Aldobrandesco grazie alla cinta esagonale.
- Il Castello Aldobrandesco: complesso murato con porte medievali che comprende una serie di edifici tra cui il “Palazzo di Giustizia” e il “Palazzo Pretorio” (quest’ultimo fu sede dell’antico municipio).
- La Chiesa di Santa Maria, nota anche come chiesa della Consolazione, fu edificata nel XVI secolo.
Da Rocchette di Fazio a Roccalbegna
C’è un piacevole itinerario che attraversa la remota valle dell’Albegna a mezza costa, percorrendo le varie valli fino al pittoresco paese di Roccalbegna.
Il percorso è lungo circa 10 km ed è perfetto da fare a piedi, a cavallo o in bici. Attenzione: i primi km sono asfaltati, il resto sono tranquille stradine sterrate. Davvero particolare ma i paesaggi ne valgono la pena.
Roccalbegna
Roccalbegna si trova nell’alta valle del fiume Albegna, ai piedi di due ripide e pittoresche scogliere, una più alta dell’altra, ciascuna con una fortificazione, ovvero la Rocca Aldobrandesca e il Cassero Senese.
Questo piccolo borgo, con il suo aspetto medievale, fu proprietà degli Aldobrandeschi e successivamente fu ceduto alla Repubblica di Siena.
Il suo monumento più notevole è la Chiesa di San Pietro e Paolo, situata sulla piazza centrale del comune e la piccola ma suggestiva Torre Civica, con il suo meraviglioso orologio.
C’è da dire che il terreno nella regione è notoriamente instabile e le frane e smottamenti sono all’ordine del giorno. Per l’appunto, uno di questi cedimenti ha provocato l’inclinamento dell’architrave del portale, conferendo alla chiesa un aspetto sbilanciato unico al mondo.
All’interno si trovano affreschi e pregevoli dipinti. L’opera più importante, però, è la pala d’altare, un dipinto della Vergine col Bambino di Ambrogio Lorenzetti del 1340, considerato uno dei suoi capolavori.
Alle spalle della chiesa si raggiunge velocemente la Chiesa del Crocifisso, adibita a museo. Francesco Nasini e Sebastiano Folli sono gli autori più rappresentativi.
Splendida è la croce di Luca di Tommè, pittore senese, che fu realizzata intorno al 1360. Completa il quadro dei monumenti del paese la Chiesetta della Madonna, con affreschi del Quattrocento.
Dietro la chiesa, ammirate la bellissima spianata panoramica del territorio maremmano. Un’altra meta da non perdere è la famosa Torre Pietra di Roccalbegna, la torre principale del paese, accessibile tramite ripide strade asfaltate e stretti gradini di pietra aggrappati alle scogliere.
Merita ovviamente una visita anche i dintorni di Roccalbegna, ad esempio il piccolo borgo di Cana, che conserva ancora gran parte del suo aspetto medievale e una cisterna bellissima da vedere!
Monumenti e luoghi di interesse
La Rocca Aldobrandesca
La Rocca Aldobrandesca, o “il Sasso” come è chiamata localmente, vi toglierà il fiato almeno due volte! La prima appena lo vedi mentre ti avvicini alla città; e la seconda quando sali al suo punto più alto e guardi oltre il muro.
La cinta muraria di Roccalbegna
Quando le mura cittadine furono ricostruite e fortificate nel XIII secolo vi erano due porte d’ingresso all’interno di Roccalbegna, la Porta di Montagna a nord e la Porta di Maremma a sud, e tre torri.
Oggi sopravvivono solo due porzioni della cinta muraria senese. Il tratto annesso alla Porta di Maremma a sud-ovest. E un tratto a nord-ovest lungo il percorso verso “la Rocca” con due torri senesi ancora in piedi e le loro caserme.
Il Cassero Senese – Il Mastio Senese
Un tempo fortezza e fulcro dell’attività e del potere a Roccalbegna, e poi residenza privata con tanto di giardini all’italiana, il Cassero Senese è oggi un’oasi di tranquillità che madre natura ha adornato di piccole bellezze.
È uno di quei rari posti al mondo in cui potresti stare seduto felicemente per ore e ore senza fare assolutamente nulla.
Il percorso in salita vi porterà a vedere alcuni volti nelle pareti:
Curiosità: Centoquindici anni dopo che Siena la ricostruì e la rafforzò, il cassero senese divenne troppo costoso da mantenere e fu smantellato fino ai soli alloggi.
Trentaquattro anni dopo, nel 1445, le sue sorti cambiarono nuovamente quando gli allora governatori di Roccalbegna, Andrea e Gherardo di Mariano, lo restaurarono insieme alla cisterna del paese e parte della cinta muraria.
Ancora posseduta da Siena, la Repubblica contribuì ai lavori con quattrocento fiorini d’oro.
Il giardino all’italiana del Cassero Senese
Quello che una volta era un giardino all’italiana geometrico ora ospita una meravigliosa varietà di piante e animali selvatici che hanno preso piede nelle sue fessure. In primavera si possono vedere bellissime rose!
Qui avrai una magnifica vista del fiume Albegna e dell’altro versante della sua valle. C’è una finestra nel muro che vi permetterà di godere di una panoramica incredibile della Maremma.
È lungo questo tratto che, passeggiando lungo l’argine del fiume, si incontrano tre antichi mulini ad acqua: il Mulino di Sopra in prossimità del ponte sul Fiume Albegna, il Mulino di Mezzo e il Mulino di Sotto .
Dei mulini superiore e inferiore rimane poco, ma il Mulino di Mezzo è ancora integro ed in fase di restauro. C’è un sentiero – chiamato localmente “quattro passi con gli elfi“, che parte dal parco ombreggiato centrale della città fino al mulino, con posti per sedersi e osservare le cascate lungo il percorso.
La città colorata dentro le mura
Passeggiare per la città ti farà sorridere. Molte delle case del paese sono state o sono in fase di restauro – nello stile e nei colori del loro passato – con i fondi di una banca maremmana.
Sono due le piazze principali: Piazza Marconi e Piazza IV Novembre.
Siamo stati lì fuori stagione, quindi il paese era quasi deserto, solo pochi locali in piazza o al bar a prendersi un caffè.
Curiosità: c’è anche una Via dell’Amore nel paese, super carina!
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo fu originariamente costruita nel 1296. E sì, il portico anteriore è obliquo dovuto ad un cedimento strutturale.
La chiesa custodisce tra l’altro un dipinto olio su tela del barocco senese Francesco Nasini, “Madonna in cielo tra i Santi Cristoforo e Giacomo Maggiore”. (La sua opera si concentra nelle chiese dei paesi collinari del Monte Amiata.)
E un dipinto su tavola a foglia d’oro di Ambrogio Lorenzetti di “San Pietro, la Vergine col Bambino e San Paolo”, datato intorno all’anno 1340.
Oltre a due affreschi ritrovati sulle pareti durante il restauro del 1900 del ben più modesto edificio religioso di Roccalbegna, la quattrocentesca Chiesa della Madonna del Soccorso.
Conoscevate questo borgo medievale? Cosa vi è piaciuto di più? Vi aspetto nei commenti!
Mi fa piacere che ti sia piaciuto Rocchette di Fazio, è un posto unico e poco conosciuto, ma ricco di storia.
Siii! credo sia stato proprio te a parlarmene… è un posto davvero molto carino e che mi sorpreso!!!
non potevo non parlarne 🙂
È stato bello girare per questo borgo e vedere da vicino il segno lasciato dai Templari.c
Per uno appassionato di storia come me, questo borgo è immancabile