Dopo questo lungo periodo di pandemia, dove la libertà di spostamento è ancora molto limitata, devo ammettere che sto riscoprendo le bellezze della mia regione, la Lombardia. Il mio primo viaggio post COVID-19 è stato proprio a Mantova, una località che ha tanto da raccontare a livello culturale. È stata solo una giornata ma è bastato per godere del fascino che ha incantato, nel corso dei secoli, artisti e poeti.
Nel 2008, Mantova è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO come esempio eccezionale di opere artistiche, urbanistiche e architettoniche del Rinascimento. Ci sono molti palazzi, chiese, musei e luoghi di interesse da visitare in questa città circondata dal fiume Mincio.
Indice
Mantova: fatti storici
Sita nella parte sud-est della Lombardia su una pianura, circondata dai laghi, la città può sembrare malinconica a causa del meteo, spesso nuvoloso e umido; ma nel passato era un porto vivace e prospero!
La storia della città, patria del poeta latino Virgilio, si concentra sui quattro secoli di dominio della famiglia Gonzaga, che ha lasciato lodevoli testimonianze del suo splendore, a partire dal sontuoso Palazzo Ducale, considerato il punto focale delle attività politiche e culturali nel periodo rinascimentale.
Principali curiosità su Mantova
- La città faceva parte delle terre della contessa Matilde di Canossa durante l’XI secolo, una grande sostenitrice del papa contro l’imperatore. Il suo consigliere Anselmo, invece, più tardi divenne il santo patrono della città.
- Dominata prima dai Bonacolsi e poi dai Gonzaga, la città si arricchì richiedendo denaro a quelli che navigavano sul Mincio.
- Dal 1328 fino al 1630, i Gonzaga condussero una delle corti più ricche e vivaci d’Europa, tanto da attirare artisti come Pisanello (maestro del gotico italiano) e Mantegna, il principale artista rinascimentale del nord Italia.
- L’ultimo Gonzaga famoso fu Vincenzo I, mecenate di Rubens (sì, il famoso pittore!) e di Monteverdi (sì, il famoso compositore), la cui leggenda narra che sia stato lui a comporre la prima opera moderna, L’Orfeo, nel 1607.
- Nel 1796 gli austriaci dominarono la città per circa 8 mesi. Poi fu presa dalle truppe di Bonaparte nel gennaio 1797 fino al 1815.
Cosa vedere a Mantova in un giorno?
Conoscere il centro storico
Se si vuole visitare Mantova in un giorno, un buon itinerario inizia con l’ingresso nel centro storico dal Ponte di San Giorgio, dove si può ammirare il paesaggio affascinante, soprattutto al tramonto.
Dopo aver attraversato il ponte, troverete di fronte a voi il Castello di San Giorgio, punto di confluenza delle vie che costeggiano i tre laghi di Mantova (Lago Superiore, Lago Inferiore, Lago Medio).
Visitare il Castello di San Giorgio
Di forma quadrata, questo castello è composto da quattro torri angolari e circondato da un fossato con tre ponti levatoi.
Turisti da tutto il mondo vengono alla fortezza per ammirare la Sala degli Sposi dipinta da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1475, che fu un dono dell’artista alla famiglia Gonzaga.
Vi consiglio di prenotare in anticipo!
Palazzo Ducale
Il palazzo dei Duchi di Mantova è composto da diversi edifici e collegati tra loro: il Castello San Giorgio, la Chiesa di Santa Barbara, la Magna Domus e il Palazzo dei Capitani.
I Gonzaga ingaggiarono i migliori artisti dell’epoca come Donatello, Leon Batista Alberti e Andrea Mantegna per abbellire, ingrandire e unire gli edifici composti da più di 500 stanze!
Gli affreschi della Camera degli Sposi fatti da Andrea Mantegna sono bellissimi, ma non ho potuto vederli durante la mia visita perché era chiuso per restrizioni sanitarie.
Piazza Sordello
Questa è la piazza principale del centro storico e dove si trovano gli edifici più belli di Mantova come il Duomo, il Palazzo Bonacolsi, la Torre Gabbia (così chiamata perché vi erano posti i prigionieri, come appunto, in una gabbia esposti alla popolazione), il Palazzo dei Capitani e la Magna Domus, che fanno parte del Palazzo Ducale.
Duomo di San Pietro
La cattedrale di San Pietro ha origini molto antiche, la quale fu oggetto però di considerevoli modifiche nel 1545 dal progetto di Giulio Romano, che disegnò anche il sontuoso interno.
La navata è coperta da un bel soffitto con ritagli quadrati di legno e oro ed è ornata in alto da statue di sibille e poeti.
Nella cripta è conservata la sacra reliquia del “Prezioso Sangue di Cristo” portata a Mantova da Longino, il centurione romano che trafisse il costato del Cristo. In una delle cappelle è conservata la tomba di Andrea Mantegna.
Vale davvero la pena una visita interna
Teatro di Bibiena
Il teatro realizzato da Antonio Bibiena su richiesta di Maria Teresa D’Austria, fu inaugurato nel 1769 con un concerto di un giovanissimo Mozart. Purtroppo, non sono potuta entrare, ma dicono sia veramente spettacolare!
Piazza delle Erbe
Arrivando a Piazza delle Erbe, si può ammirare il Palazzo della Ragione, costruito nel 1250, la Torre dell’Orologio (con un orologio astronomico) e la Rotonda di San Lorenzo: la più antica chiesa di Mantova (costruita nel 1082) fatta con una base circolare, costruita come la chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
La piazza è delimitata dai portici delle case gotiche e rinascimentali, tra cui la Casa del Mercante, costruita nel 1455 dal mercante Boniforte da Concorezzo.
Il Palazzo della Ragione faceva parte di quel nucleo di edifici cittadini che apparve nel Medioevo. L’edificio fu modificato molte volte, dalla metà del XIII secolo. Nel XV secolo furono costruiti gli archi e nel 1472 la Torre dell’Orologio, disegnata da Luca Fancelli.
Casa del Mantegna
La Casa del Mantegna è un centro di mostre temporanee e un punto di riferimento per il dibattito culturale di Mantova.
Tutto l’edificio sembra ruotare intorno a questo nucleo rotondo che, per la sua forma, si distingue da qualsiasi altra corte rinascimentale, sottolineando maggiormente l’originalità dell’artista Mantegna.
Esplora via Adigò
Girovagando in Via Adigò, troverete altri meravigliosi luoghi d’interesse come: Piazza Broletto, Palazzo del Podestà, l’Arengario, il vicolo Sottoportico dei Lottonai, il Museo Tazio Nuvolari e Learco Guerra.
Una chicca in più…
Se avete ancora qualche minuto a disposizione (o anche un giorno in più) vi consiglio qualcosa di imperdibile: Il Palazzo Te.
A sud della città si trova questo palazzo che è la residenza più affascinante e misteriosa di Mantova. Fu voluta dal marchese Federico II Gonzaga, che cercava una casa per il suo divertimento, è decorata con simboli e immagini mitiche.
Considerata la villa del tempo libero e dello svago, fu progettata tra il 1525 e il 1535 da Giulio Romano, allievo di Raffaello.
Il percorso della visita del Palazzo Te
La visita comprende: il Cortile d’Onore, la Sala dei Cavalli, Camera di d’Amore e Psiche, Camera dei Venti, Camera delle Aquile, la sontuosa Camera degli Stucchi e la Camera dei Giganti, la più famosa e spettacolare del palazzo.
Con lo stesso biglietto si può visitare anche il Palazzo San Sebastiano. Costruito tra il 1506 e il 1508 per volontà di Francesco II Gonzaga, marito di Isabella d’Este, questo palazzo fu costruito come residenza per il riposo e lo svago del signore di Mantova!
Mantova: cosa mangiare?
Per il pranzo, si può fare una pausa in uno dei tanti bar del centro, io ho pranzato proprio in piazza. A Mantova si può provare la Chisœla (la focaccia salata), i ravioli di zucca, il risotto con i saltaréi (gamberi di fiume fritti), lo spezzatino accompagnato da polenta e come dolce Torta sbrisolona – che deriva da brisa, mollica in dialetto mantovano.
Una mia cara amica, Giulia che ha parenti lì mi ha consigliato alcuni ottimi ristoranti:
Trattoria Due Cavallini (€€-€€€) con cucina tipicamente Lombarda (nord).
Ristorante Ochina Bianca (€€-€€€) cucina mediterranea, di pesce, Lombarda.
Trattoria al Macello (€€-€€€) cucina italiana, barbecue, Lombarda.
Enjoy!
Mi sono innamorata di Mantova quando durante una lezione di storia dell’arte ho scoperto Andrea Mantegna. A parte una visita veloce, però, non sono ancora riuscita a visitarla come si deve.
Allora devi ritornarci con calma Valeria!
Vedrai che ti piacerà ancora di piu!
Sono stata a mantova molti anni fa, con delle amiche. Ne conservo foto e ricordi stupendi, soprattutto nel centro storico. Credo uno dei più belli d’Italia. Una città di una bellezza disarmante e a misura d’uomo. vedo che non è cambiata, e spero di poterci tornare presto.
Anch’io sono tornata dopo un pò di anni e devo dire che mi piace sempre!
Ogni volta scopro qualche scorcio nuovo!
Sono stata a Mantova parecchi anni fa accompagnando i miei alunni in una gita scolastica. Ricordo che mi era piaciuta molto, ma mi piacerebbe tornarci per visitarla senza rompiscatole al seguito 🙂
Eh si! Devi tornare senza alunni per girarla con calma e perbene!
Vedrai che ti piacerà ancora di piu!
pur essendo in Lombardia, a me Mantova sembra lontanissima. E’ una città meravigliosa dove torno sempre volentieri e ogni volta scopro un angolo nuovo, una visuale diversa. Mi sono innamorata della camera degli sposi visitata poco prima che il terremoto danneggiasse Palazzo Ducale. Ma sai che mi hai dato una bella idea per una gita domenicale in “regione”?!
Anche secondo me è una gita domenicale perfetta!
io ci tornerò non appena possibile perche voglio andare a vedere perbene il Palazzo Te, che è a dir poco incredibile!
Ho visitato Mantova varie volte, ma mai come un vero turista, sono sempre stata in città per un pranzo fuori o una passeggiata. La tua descrizione della città dal punto di vista storico e artistico mi fanno venir voglia di tornare per viverla da turista. Spero di averne presto l’occasione!
Che bello leggere commenti del genere!
Sono contenta di riuscire a dare qualche spunto ai miei lettori 🙂
un abbraccio
Sono stata a Mantova in giornata, concedendomi una gita domenicale in una città della mia regione. Non mi aspettavo affatto di trovare una città così bella. Mantova è stata una grande rivelazione e me ne sono innamorata follemente. È una città piena di arte e storia, piena di romanticismo e con una classe tutta sua. Mi piacerebbe tornare.
Sono completamente d’accordo con te in tutto!
Che affreschi bellissimi che ha il Palazzo Te, non lo conoscevo. Hai fatto bene a citarlo. Mantova mi manca da vedere e mi piacerebbe tanto ripercorrere un po’ la sua storia.
Grazie mille!
Appena hai occasione, vacci perché è davvero stupefacente!
Sono stata a Mantova moltissimi anni fa, ma avendo poco tempo, l’ho visitata un po’ superficialmente. Ricordo con molto piacere il palazzo Ducale. Spero di tornarci prima o poi per approfondirla, perchè è una città molto bella e merita davvero.
Esatto! merita eccome…
quando nn sai cosa fare, una domenica di sole, passeggiatina a Mantova! 😛
Una città che da tempo voglio visitare, ne ho sempre sentito parlare benssimo e il tuo post me lo conferma, me lo segno per una prossima visita che spero possa avvenire presto.
Sono contenta che ti sia piaciuto il mio articolo!
Sicuramente ti piacerà molto, è davvero bellissima!
Mantova l’ho visitata ai tempi delle gite scolastiche e pertanto ne ho un vago ricordo ma è da un po’ che vorrei tornarci sperando di poter finalmente uscire dalla propria regione. Tra l’altro è meta molto gettonata dai camperisti perché ha una comoda area, ragione in più per visitarla appena sarà possibile.
Questo COVID ci ha davvero spezzato. Spero anch’io di poter tornare a girare, anche in altre regioni!!
Anche io come te non appena la Lombardia è diventata zona gialla mi sono diretta alla scoperta delle sue città e delle sue bellezze poco note. Mantova la conosco molto bene, ci sono stata penso 4 volte e l’ultima in gita scolastica 2 anni fa: mi piacerebbe molto visitarla ancora, magari anche in più giorni!
Anch’io ero stata un paio di volte, ma quest’ultima volta l’ho vissuta di più!
ero con il mio ragazzo e gli facevo da guida turistica, molto divertente!
Sono già stata a Mantova alcuni anni fa ma reputo che meriti di essere rivista più e più volte, il tuo itinerario di un giorno è semplicemente perfetto per chi ha poco tempo a disposizione ma vuole comunque conoscere le peculiarità di questa splendida città ed, eventualmente, innamorarsene per poi ritornare ed approfondire la visita. A me, oltre ai suoi celeberrimi monumenti, era piaciuto molto perdermi nelle vie del centro storico tra antichi palazzi e le sue piazze come Piazza Sordello e delle Erbe e gustare la città a passo lento
Che bel commento che mi hai lasciato!
Sono molto contenta di essere riuscita a fare una infarinatura generale di una bellissima città, che come hai detto te, va vissuta lentamente!
un abbraccio!